Il BDSM e 50 Sfumature di Grigio

Il BDSM e 50 Sfumature di Grigio

Se diciamo BDSM, molti di voi diranno 'Certo, quello di Cinquanta Sfumature di Grigio'.
Sbagliato.

La saga di 50 Sfumature ha avuto così tanto successo perché ha intercettato un tema su cui evidentemente tanta gente era interessata: i giochi di dominazione e sottomissione.

Se da un lato questo è un bene perché vuol dire che in tutto il mondo c'è una grande voglia di liberare la sessualità dai canoni e dai ruoli tradizionali, dall'altro lato, il libro e il film di 50 Sfumature ci hanno confuso le idee.
Se abbiamo detto infatti che il BDSM è l'espressione di un reciproco accordo tra le parti e quindi di rispetto, di parità e di voglia di farsi del bene, 50 Sfumature è tutto il contrario.

E poi, scusate, ma non è certo un prodotto femminista. Perché c'è una specie di Cenerentola del mondo moderno (Anastasia) che incontra un principe azzurro miliardario (Grey) da cui vuole tutte le attenzioni (perché le donne, si sa, hanno bisogno di attenzioni) e quindi si sottomette (perché, si sa, alla donna piace solo essere sottomessa, se non manipolata e controllata).

50 Sfumature, insomma, non solo rafforza un certo immaginario patriarcale e univoco ma anche l'idea che un rapporto di coppia, per essere eccitante, debba essere tossico. Tutto il contrario del BDSM.

Perché il BDSM fa paura?

Sebbene in Italia e in molti altri paesi circa 1 persona su 10 pratichi il BDSM, in giro c'è ancora tanta diffidenza.

Perché la libertà sessuale fa paura, soprattutto nel nostro paese, dove tutto ciò che viene considerato 'trasgressivo' rispetto alla norma è tabù. Insomma se non è preceduto da un mazzo di rose e una scatola di cioccolatini il sesso è brutto e cattivo.
Il BDSM fa paura anche perché si pensa che sia qualcosa di violento o di malato.
Diciamoci la verità, è possibile che almeno una volta nella vita la nostra mente sia stata attraversata dal pensiero che chi fa BDSM sia un 'pervertito' (no?).
Ma non è colpa nostra: è la società che ci ha indotto a pensarlo. Culturalmente e storicamente, infatti, il BDSM era considerato una devianza (un po' come tutto il mondo omosessuale, vi ricordate?).

È stato a partire dagli anni Ottanta che il BDSM è stato - attenzione, in arrivo parole difficili - depatologizzato e destigmatizzato - insomma normalizzato, - anche grazie all'insistenza sul concetto di consenso. Perché se vogliamo fare qualcosa a qualcuno senza che questo qualcuno lo vuole è violenza. Se invece questo qualcuno lo vuole è BDSM. Chiaro, no?

Hai ancora cuiriosità è dubbi sul BDSM?

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